Le nostre festività

I Romani, amavano visitare i paesi esteri, e in particolare la Grecia, che rappresentava lo sfarzo, l’eleganza, la cultura e il vivo ricordo di un passato ancora florido. Greci che vantavano una grande eredità di pensiero Platone, Socrate, Pericle, Demostene, Sofocle, Euripide, erano personaggi leggendari già all’epoca di Cicerone. Così le festività che il clan dei mediterranei intende festeggiare ripercorrono le antiche veste di questi popoli, e da queste attingono.
Una delle peculiarità della religione dei romani e dei mediterranei conseguentemente, è il suo essere legata alla sfera civile, familiare e politica. Il culto verso gli dei era un dovere morale e civico a un tempo, in quanto solamente la pietas, ovvero il rispetto per il sacro e l'adempimento dei riti, poteva assicurare la pax deorum per il bene della città, della famiglia e dell'individuo.
Altra caratteristica di queste feste è rappresentata dalla tolleranza e il rispetto nei confronti di tutte le religioni.
Una piccola differenza tra le festività che rispetteremo ad Avalon e quelle dei romani è rappresentata dal numero delle stesse, in quanto i Romani amavano festeggiare, tanto che il numero delle giornate di festa superava la metà dell’anno.

Ed ecco le festività dei Mediterranei:


12 Nion (1 marzo) Vestalia, un inizio anno, si rinnova il fuoco di Vesta ovvero la dea del focolare domestico, venerata in ogni casa e il cui culto consisteva principalmente nel mantenere acceso il fuoco sacro.

26 Fearn (12 aprile) Cerealia: da Cerere divinità materna della terra e della fertilità, nume tutelare dei raccolti, ma anche dea della nascita, infatti, tutti i fiori, la frutta e gli esseri viventi erano ritenuti suoi doni, tant’è che si pensava avesse insegnato agli uomini la coltivazione dei campi. Simbolo della Primavera

18 Uath (30 Maggio) Veneralia. Una delle maggiori dee romane principalmente associata all'amore, alla bellezza e alla fertilità, anche per rendere omaggio all’estate che è alle porte e i nuovi raccolti che stanno per essere fatti.

6 Tinne (13 Luglio) Ludi Apollinares, deriva dal Dio Apollo Dio del Sole In cui si festeggia il culmine dell'Estate

17 Coll (21 agosto) La Consualia, giochi e gare in onore di Conso.

18 Muin (19 settembre) Ludi Magni: in onore di Giove Padre degli Dei, Divinità Maggiore, Dio dei Fulmini come inizio della stagione delle Piogge,

15 Pethboc (11 Novembre) i Baccannali: In onore del Dio Bacco si festeggia il vino novello

29 Ruis (23 dicembre) Saturnali. Dedicate a Saturno dio dell'abbondanza dei doni della terra e dell'uguaglianza dell'età dell'oro. La festa si apriva con un gran banchetto pubblico. Durante i Saturnali tutto era lecito; gli schiavi, che indossavano il berretto dei liberti, venivano serviti a tavola dai padroni e si potevano permettere con loro ogni Durante queste feste era uso scambiarsi doni, spesso accompagnandoli con epigrammi.

5 Luis (25 Gennaio) Le Sementivae o Feriae Sementivae o Sementina dies erano una festività romana che segnava la fine della stagione della semina e cadono in inverno

26 Luis (15 febbraio) Lupercarli. Va vista nel senso di preparazione al nuovo anno. i Luperci realizzavano una condizione rituale precosmica, simbolicamente rappresentata come una condizione ''pastorale'', anteriore all'insediamento urbano. Festa di Purificazione.